Sì,
quella brocca era mia. L’avevo dimenticata il giorno in cui iniziò
per me una nuova vita. Me ne servivo tutti i giorni quando, nell’ora
più calda, sicura
di non incontrare nessuno per strada, (il disprezzo della gente mi
era insopportabile) andavo – da sola - al pozzo per attingere
l’acqua.
L’avevo
con me quel giorno,,, quando incontrai il
viandante.
si !
Mi
accorsi subito che era un giudeo, ma non borioso come gli altri,
e
che era povero, più povero di me .
Arso
per la sete ma privo di strumenti per attingere, non si vergognò di
chiedermi da bere. E cominciò a farmi domande, alle quali lui stesso
dava sorprendenti risposte. Mi parlava di un’acqua
diversa,
che lui
aveva, capace di dissetare per sempre, e di un pozzo inesauribile…di
un modo di pregare mai sentito.
Le
sue parole, mentre parlavano di lui,
mi aprivano gli occhi su di me
.Era
come se mi conoscesse. Sapeva tutto di me, anche quello che io stessa
non sapevo o non volevo sapere.
Ad
un tratto un lampo di luce illuminò tutta la mia esistenza.
Fu
come se il velo, che oscurava il mio sguardo, cadesse.
La
mia vita mi apparve in tutta la sua cruda realtà ma senza
schiacciarmi con il suo peso.
Una
spinta interiore mi forzò a correre in paese e a dire, senza più
paura o ritegno, quanto mi era successo.
Avevo
sperimentato un’ altra sete;
avevo scoperto un altro
pozzo;
avevo trovato un’altra acqua
e intravista un’altra vita.
Soprattutto
avevo incontrato una “persona” totalmente diversa e tuttavia,
così umana ! Che sia Lui il Messia ?
Gli
avvenimenti incalzavano. Non potevo tornare
indietro a
prendere la mia brocca !
Si, quella brocca era la mia!
Don Lino
Cassi
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