sabato 30 novembre 2013

“ Colui che viene ”



COLUI CHE VIENE

“ Colui che viene ”: questo è il tuo nome.
Per tutti vieni, dono senza prezzo,
in tempi e modi e strade inattesi.

venerdì 31 maggio 2013

Nel ricordo di Enrico Tincati

Voce che grida

Profeta !
Sentinella di Dio,
piccolo o grande...
non conta !

Profeta !
Tagliente fiamma:
risani bruciando
e ti consumi.

Profeta !
La Presenza segni,
la conversione urgi,
la menzogna snidi
la fedeltà proclami

Profeta !
Combatterti è vano:
più forte
da ogni assalto
ritorni.

Profeta
Dimenticanza ti uccide;
il sonno della memoria
è la tua tomba
e noi, dimentichi, i becchini.

Profeta !
Ora più di ogni parola
il tuo silenzio
inquieta.

Profeta !
Tu, nel compimento ormai riposi:
il Volto vedi,
l'Amore vivi,
la Vita donata ritrovi.

Profeta !
 Sentinella di Dio,
 piccolo o grande...
 non conta,
 Profeta !


Lino Cassi
 

___________
(Nel ricordo di Enrico Tincati,
 esigente e leale presbitero
 della Chiesa che è in Fidenza)

martedì 2 aprile 2013

Pasqua 2003


...il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino,
 quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro...(Gv 20,1)
PASQUA 2003 (*)

Chi ci rotolerà via
il masso dal sepolcro?
Mc 16,3

Non si vedono, oggi, “sepolcri vuoti”,
né “massi rotolati via”,
ma solo alveari di morti,
stracolmi,
ben sigillati
sotto una coltre di fiori,
a surrogare dolore e speranza.

martedì 22 gennaio 2013

Il seme nella terra



        IL SEME NELLA TERRA.

        Distesa coltre
               di neve
        custodisce il segreto
               della terra,
        resa feconda
               dal seme.
        Quanto e come,
               non sai.
        Ma il tepore verrà
               di primavera
        a scioglierne
               il mistero.

 Lino Cassi
 (2002)

Dalla raccolta: "L'orma sulla sabbia"


sabato 19 gennaio 2013

Nozze di Cana in Galilea

MESSAGGIO

 
Manca il vino?

La Parola di oggi
ci dice che il vino c’è,
donato da Colui
che è passato per la sua “ora”: morte e resurrezione;
che ha mostrato la sua “gloria”: potenza di salvezza;
che ha acceso la fiamma della fede.

GESÙ È COLUI CHE DÀ,
anzi CHE È IL VINO NUOVO.

Per la fede in Lui è possibile vivere,
fin da ora, la bellezza delle relazioni vere.

Questo vino Lo beviamo ora.
Lo berremo ogni volta
che attingeremo alla Parola di vita.

Confidiamo in Colei
che non si stanca di ripetere:
Non hanno più vino!”





sabato 12 gennaio 2013

Battesimo del Signore




La fede della Chiesa e di ogni cristiano
riconosce in GESÙ il FIGLIO di DIO.
Su quale base?
Sulla base dei testimoni
che lo hanno incontrato,
visto e udito.

Ma alla base di ogni confessione umana
riguardo alla figliolanza di Gesù
sta la CONSAPEVOLEZZA
che Gesù ha di sé:
sta la sua AUTOCOSCIENZA.

L’evangelista Luca,
nel presentare l’inizio
della missione di Gesù,
racconta che nel contesto del Battesimo,
predicato da Giovanni, Dio si manifesta a Gesù
e lo proclama
suo Figlio prediletto ”.
( Lc. 2,52; 3,21-22)

La nostra fede partecipa alla coscienza
che Gesù ha di sé come figlio
e matura col progredire della nostra intimità con Lui.
È Gesù che alimenta la nostra fede
e da Lui impariamo la figliolanza.




sabato 22 dicembre 2012

Ain-Karin (Il paese di Elisabetta: Cf Luca 1,39)


Ain-Karin


        Per un istante
fu del mondo il punto più alto,
                   Aín Karim;
la vetta,
volutamente nascosta dal Mistero
          sotto il grigio velo
                di un insignificante borgo
                           di montagna.

Là, al riparo da avidi sguardi,
di meraviglia avvolto,
            si compì l'incontro
                    di due madri, unite
dall'inattesa vita,
            che in sé ciascuna portava.

Precoce fu, in quel momento,
la missione per Giovanni.
  Erano le orecchie sue ancora chiuse
  quando di Maria
                         udì il saluto.
Con occhi ancora informi
   l'incognita Presenza
                            vide.
E la sua lingua legata
parlò parole di danza.

Riflessioni: Nella casa di Zaccaria in una città di Giuda (IV dom. di Avvento)




sabato 15 dicembre 2012

L’invito di Giovanni Battista



3° DOMENICA
DI AVVENTO
ANNO


L’invito di Giovanni Battista

La conversione predicata da Giovanni
non consiste in azioni straordinarie,
ma in un nuovo modo di vivere il quotidiano
colto nel suo significato più vero,
nella trama delle relazioni.
Il negativo da superare
è quello che contamina il quotidiano;
si annida nella trama delle relazioni con l’altro.

Il condividere cibo e abiti dice l’altro
come soggetto di diritti e di bisogni.
Il non servirsi del proprio potere
per arricchire, dice spirito di servizio.
Il non opprimere
i più deboli e indifesi
approfittando della propria posizione
dice il rispetto della dignità della persona.

In bocca a Giovanni,
queste indicazioni sono già Vangelo
e sono comprensibili e vivibili
alla luce di Cristo.