(Il vento e le viventi fiumane)
Viventi fiumane,
le une alle altre ignote,
giungono da lontane sorgenti
e nella stupita Piazza SANPIETRO
sfociano,
sospinte dal vento.
«Pensavamo
che il pellegrinare delle genti,
con la morte di Lui,
sarebbe cessato!».
«Da dove questo movimento?
Quali ragioni ancora
il rischioso viaggio sostengono? ».
«Chi accoglierà queste genti ?
E con quali parole ?»
«La voce,
ben nota alle profondità del cuore,
la voce che parlava
parlando,
parlerà, ora, tacendo ?»
Intanto t'eco di antiche preci
e di recenti voci
raccoglie il vento
e in una multilingue preghiera
rincompone.
II
(Il vento e la bara)
La vivente fiumana
contro le transenne s'infrange
e nel silenzio,
invalicabile confine
del Mistero,
si placa.
Al centro della spianata
sola,
la bara,
piccola
barca,
spoglia,
al riparo
ormai
da ogni tempesta.
Il "Nocchiero",
divenuto
nella malattia
bambino,
in braccio
a sua Madre,
quieto
riposa.
Lo accarezza teneramente
il vento.
III
(Il vento e le insegne cardinalizie)
Ora
tutta la Piazza riempie
il vento,
in suprema libertà
ovunque trascorre,
si insinua in ogni fessura,
ravviva i veli,
gli addobbi scuote,
ogni vuoto spazio
di sé ricolma.
Pacificato
sulla spianata si stende.
Ma da subito
riprende la corsa,
le insegne cardinalizie
nel suo moto trascina,
e, con impeto possente,
le rigonfia,
vele fiamma e sangue
per sacrificale navigazione.
Ma appena si acquieta,
come cascami
s'afflosciano le vele.
Scolorendo.
Con rinnovato slancio
il vento ritorna,
le vele afferra e stira
fino a strapparle;
lasciando
così spogli
i naviganti.
E in questa nudità,
sospinta dal vento,
la sua rotta
la nave ritrova.
IV
(Il vento e il Libro)
Danza il vento
intrecci di figure
antiche e nuove .
attorno al Libro APERTO.
Rispondono le pagine
danzando
al ritmo del suo respiro.
Ma di nuovo alto si leva
il vento
e nel suo vortice
le pagine del Libro
trascina.
E sfoglia.
E' l'EVANGELO di Colui
che innalza e abbassa,
che al cuore guarda.
non all'altezza,
capovolta misura
di ciò che vale.
E' il Libro della VITA:
storia dell'amore di Dio
con l'uomo
dal principio alla fine,
dalla fine al principio.
In luminose e oscure pagine
tutto è fissato:
memoria per benedire,
piangere e consentire.
E' il Libro del GIUDIZIO
aperto e ancora ignoto:
«Chi si salverà? »
Con l'estremo soffio
si libra il vento,
il Libro chiude
e ai piedi del Crocifisso
riposa.
*
Consumato è il processo.
Definitivo il pronunciamento.
«Misericordia!»
è l'irrevocabile sentenza.
Poesia di Lino Cassi
**************
Questa poesia è stata pubblicata sul quotidiano Avvenire di Bologna domenica 2 aprile 2006 in occasione della elevazione cardinalizia di mons. Carlo Caffarra, creato, in quello stesso giorno, cardinale da Papa Benedetto XVI. La poesia è stata poi ripresa e pubblicata sul periodico della Diocesi di Fidenza, "il Risveglio" il 29 aprile del corrente anno in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II avvenuta il 1 maggio 2011.
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