domenica 13 maggio 2012

Frammenti di "Misteri": ADAM



ADAM 1 (Gen 2)

I
Sono qui, nel giardino.
Un incanto di fiori, frutti e profumi.
Si stende a vista d'occhio
interminabile.
E proprio davanti a me,
l'albero più bello,
il più ricco di frutti.
Quasi lo tocco.
Eppure è lontano , lontano.
Incrocia l'arco dell'orizzonte.
Lì è il confine.
«Tutto è tuo» mi ha detto, Lui,
«ma tu sei mio, come un figlio libero».
«Non andare "oltre"» ha continuato.
«Sarebbe la fine !»
.
II
Si, qui tutto è bello.
Ovunque io guardo scopro meraviglie.
Eppure il mio occhio, alla fine,
corre sempre là,
all'albero,
a quel filo impercettibile,
a quella linea d'orizzonte,
anzi, all'oltre.
Che cosa ci sarà ?

Qui tutti mi sembrano contenti; anzi, lo sono.
Eppure, mi sono accorto
che prima o poi tutti, senza nulla dire,
si fermano:
gli occhi inquieti, fissi su l’orizzonte.

III
Oggi nell’aria
c'è come una febbre.
C'è qualcuno in mezzo a noi,
ma diverso da Lui.
Lui, quando viene,
tutto avvolge di luce, pacificante;
una brezza nella calura.
No ! Oggi è diverso.
Non è Lui ma un altro.

«Non c'è dubbio, qui è bello.
Ma "di là" .. Non c'è paragone !»
.
Chi ha parlato ?
Silenzio. Eppure
qualcuno ha parlato.
.
«Vi è stato detto che "oltre" è la fine ?
Non è la fine ma il principio.
"Oltre" non c'è più un limite, un confine.
"Oltre" c'è libertà !».
.
Questa volta abbiamo sentito tutti.
Qualcuno ha veramente parlato ! Ma chi ?
Silenzio !
Poi un fruscio, rapidissimo.
Più niente.

Ci siamo ritrovati tutti,
immobili,
con gli occhi puntati a terra,
dietro quel fruscio..
E poi, come in ipnosi, lentamente... tutti,
a guardare quella linea lontana
e l'albero maestoso e inquietante.
.
IV
«Ci vorranno giorni e giorni di cammino»
ho pensato.
prima di arrivare là e oltre.
E invece appena mi son detto: «voglio provare»
appena mi è sfuggito: «Sì ! vado !»
mi sono trovato "là".
Un passo da niente...
E subito ho sentito, dietro le mie spalle
il bruciore terribile come di una fiamma.
Un altro passo, per fuggire.
Un vento gelido mi trafisse tutto.
Cercai qualcosa da buttarmi addosso,
per ripararmi dal freddo e dalla vergogna:
ero nudo !
Nulla !
Tutt'intorno una terra desolata,
arida senz'acqua;
una landa di ululati solitari.

Dov'ero mai ?
E' questo l'oltre ?
«Si ! è questo» mi dissi.
Con gli occhi che mi bruciavano
cercai il giardino dove meno di un istante prima
mi trovavo.
Non vidi che una immobile, pesante nube di fumo
che ristagnava lungo tutto l'orizzonte.
Mi sentii perduto.
Raggomitolato come un riccio
mi travolse la disperazione.
.
VI
Ad un tratto avvertii qualcosa di familiare.
Un tepore mi avvolse
e come una lama di luce
accarezzò le pietre e i rovi.
«Questa terra darà ancora i suoi frutti,
ma dovrai ararla con la tua fatica
e irrigarla con il tuo sudore.
Quanto all'altro,
colui che è inganno e menzogna,
colui che avvelena il cuore,
colui che uccide la fiducia e la speranza,
non cesserà di tentarti.
Ma ora sai ! E a quale prezzo !»

« Ma “uno” verrà ,
con il soffio della sua bocca
lo vincerà,
Parola vera.
Al centro di quello che è stato il Giardino,
avverrà il grande duello.
Colui che è inganno sarà ingannato.
Prenderà
due tronchi secchi
e vi inchioderà l'Agnello
e griderà:«ho vinto !».
Ma dai tronchi secchi
germoglierà, nuovo, l'albero della vita,
E appena la prima goccia di sangue
bagnerà la terra,
scaturirà un fiume inesauribile.
E là, dove l'Agnello verrà sepolto,
rifiorirà il Giardino.»




ADAM 2 (frammento)

Tremenda fu per me la prima sera.
quando lontano ancora udii
avvicinarsi rapido il Suo passo.
Crescente, ossessivo, rotolar di massi.
Gravava su di me l’Incontenibile.

Sì, mi parlò ! Parole oscure
che solo col tempo e lunga pena
dato mi fu capire:
sudore e pianto, rovi e fatica.

Poi si allontanò.
Si perse nel silenzio il suo passo.
Ma il vuoto di quel passo
morte fu per me
più della morte.

Meglio l’ira di Dio
che il suo silenzio.



Nessun commento:

Posta un commento

Invia un messaggio a Don Lino